Tuca dobrè, "Qui va bene". Diario insano di una permanenza in Bulgaria
lunedì, novembre 21, 2005
Egalitè, fraternitè… Sequritè!
E’ già qui a Sofia ci tengono molto alla sicurezza, ogni cosa è sorvegliata e controllata 24 ore su 24 e quando non si può controllare, oppure non si può lasciare nessuno a controllarla, tipo la moglie nel bagagliaio oppure il cognato sul parabrezza ecco spuntare il classico spirito d’adattamento bulgaro!
Altri manufatti provenienti dalla valigia di Franco iniziano a circolare nel sottobosco del mercato nero bulgaro. In particolare, questa volta, abbiamo beccato la sedia a rotelle a cui teneva particolarmente! Per cortesia, chiunque dovesse ritrovare uno dei pezzi non esiti a farcelo sapere immediatamente... grosse ricompense e cotillon.
Nuove persone arrivano ma i vecchi vizi italiani si ripropongono ciclicamente. Ecco quindi due nuovi bravi che in barba alle trazioni bulgare si ostinano a prendere piatti della squisita tradizione italiana. Stexxe: Sig. Marraffa che ne pensa allora di questi spaghetti e delle lasagne? Sig.M: beh, a dispetto di ogni mio pregiudizio gli spaghetti non sono male, le lasagne troppo mollicce Stexxe: E lei Signor The Rock che ne pensa? (pausa di riflessione di The Rock con strofinamento addominale) The Rock: beh, le dirò... la pasta nobilmente scotta e il sugo troppo ricco, la lasagna aveva la mozzarella un po' troppo "impaccottata" Ancora una volta quindi il consiglio e non mangiare fuori quello che puoi mangiare a casa! Tuca dobrè per tutti o, per chi preferisce, più pilo per tutti! :)
Finalmente dopo mesi di vendite al mercato nero abbiamo trovato la prima traccia del vestiario di Franco improvvisamente venuto a mancare nel bagagliaio di un taxista tempo addietro.Se qualcuno di voi avesse visto un bulgaro girare per le strade di Sofia con vestiti insolitamente eleganti e il badge Accenture in vista siete pregati di contattarci al più presto.
PS: l'annuncio di vendita del giaccone di Franco lo potete trovare davanti l'ingresso del nostro ufficio in Shar Planina.
La normativa in vigore prevede il divieto per i cittadini stranieri di lasciare la Bulgaria in caso di furto d’auto se non previo pagamento dell’imposta sul valore aggiunto, in base al valore di mercato del veicolo, ovvero, previa sottoscrizione presso il competente ufficio delle Dogane di una promessa di pagamento di tale importo. Il Governo Bulgaro sta attualmente studiando nuove regole che vengano incontro alle esigenze degli stranieri.
Ringrazio lo Spazia per la segnalazione e per la foto.
Secondo le prime informazioni stampa già 10.000 persone hanno acquistato una carta prepagata Vivatel a seguito del lancio commerciale avvenuto lo scorso sabato. C'è da dire che i bulgari amano le novità, tant'è che la tariffa proposta è pari a 0,37 lev per minuto (diciamo che un lev è pari alle vecchie mille lire) mentre quella del più grande operatore mobile Bulgaro è di 0,39 lev/minuto. Una grande scelta (da gran signori diremmo qui) di marketing che porta la Bulgaria a non ridurre di troppo i prezzi che, per il mercato del mobile, sono tutt'ora tra i più altri d'europa. Ah quasi dimenticavo dell'immagine... è presa direttamente dal sito di Vivatel nella sezione loghi e sfondi... da paura!
Marco D'Aleo - Febbraio-Novembre 2005 - If we could we could have done but we couldn't; - Each of each; - se c'hanno prolemi...me lo dissero; - Do Corradino has some other similar deadlines as I have (...?...); - I am talking about what I am saying; - Bisogna spiegargli bene che loro hanno ragione; - There is no feedback to here to here and to here to here; - Non so chi è il dovere e dove finisce il piacere; - Or he or us; - My eyes is diverging; - When we have an open point, it arrives stratosferic.